giovedì 30 aprile 2009

Corso IACS: Lezione 7 - (30/04/09)

La settima lezione di Informatica Applicata alla Comunicazione Scritta si è svolta dalle 9,30 alle 17,30 sia in laboratorio che in aula.
Durante la lezione tenuta dal prof. Degli Antoni ci si è soffermati su alcuni concetti, come ad esempio, l'informatica in "nuvole" e il web 2.0, il processo di unificazione e comunicazione e il karaoke della programmazione. Per quanto riguarda il web 2.0 e il cloud computing, i dirigenti ci invieranno del materiale, che dovremo studiare, redatto dal prof. GDA, il quale ha svolto anche una conferenza su tali argomenti a Como.
Il processo di comunicazione ha due profili: quello umano, descritto da GDA, e quello tecnologico, illustrato da Astaneh. Questo concetto è significativo perchè il nostro ruolo non dovrà essere solo quello di tecnici informatici, ma anche quello di umanisti e letterati dell'informatica, che cercano un contatto non solo verso il computer, ma anche verso il mondo sociale che li circonda.
Inoltre, vi è un processo di unificazione, molto importante per la costruzione della community, ossia la comunità direzionale di cui noi siamo i soci, che viene paragonato all'Arca di Noè, visto che lo scopo è quello di riunire le cose più importanti e necessarie, che, nel caso dell'Arca, furono gli animali e le persone.
Il karaoke, invece, è un'idea originale che ha come obiettivo quello di facilitare la comprensione dei linguaggi di programmazione, così come si fa quando si vuole imparare a cantare.
Successivamente i dirigenti hanno illustrato il loro nuovo sito, KaDi Team, il quale è un valido esempio di unificazione delle informazioni, visto che sarà il punto di riferimento per questo corso, in cui saranno presenti avvisi, materiale didattico, descrizione dei gruppi, ecc.
Alla Free Wiki University è stato, poi, assegnato un logo, scelto per votazione:

I compiti da svolgere sono i seguenti:
  • terminare, ricontrollare e ripassare tutti i compiti fatti finora;
  • realizzare un sito internet per una azienda o organizzazione, cercando di avere un contatto con un suo tecnico, in modo tale da apprendere anche nuove competenze in ambito lavorativo;
  • leggere e comprendere le schede che i dirigenti ci invieranno: una scheda su Scheme, una sulla comunicazione e una sul concetto di "nuvole";
  • cercare dei possibili temi per l'album della Free Wiki University.
La lezione svolta, invece, dal prof. Astaneh in laboratorio era concentrata sullo studio di Javascript e più precisamente sull'utilizzo dell'oggetto "navigator.userAgent", che fornisce informazioni sul browser dell'utente che visualizza una determinata pagina web.
Queste informazioni risultano essere utili in diversi casi, come, ad esempio, la scelta selettiva di un determinato CSS.
UserAgent restituisce una stringa che si differenzia per ciascun browser, ma contiene principalmente le stesse informazioni.
  • Explorer = Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 6.0)
  • Firefox = Mozilla/5.0 (Windows; U; Windows NT 6.0; it; rv:1.9.0.10) Gecko/2009042316 Firefox/3.0.10
  • Opera = Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 5.0; Windows 98) Opera 5.0 [en]
Come si può notare, non esiste un formato preciso di come debbano essere descritte le varie informazioni.
I dati che ci interessano sono: il nome e la versione del browser e il sistema operativo. Occorrerà, quindi, creare un oggetto "DetectBrowser" e definire tre metodi, ciascuno dei quali dovrà restituire i dati sopra elencati.

Marco Ruberto

giovedì 23 aprile 2009

Google Apps


Le Google Apps sono applicazioni che permettono di usufruire di potentissimi servizi in modo semplice e a costo zero direttamente online. Queste sono messe a disposizione ad aziende, scuole e organizzazioni che ne traggono i seguenti vantaggi:
  • Nessun hardware o software da acquistare, installare o mantenere;
  • Possibilità di accedere ai dati ovunque, persino da dispositivi mobili e massima disponibilità;
  • Accesso rapido alle novità di Google, ad esempio a metodi efficienti di collaborazione;
  • Sicurezza e conformità.
Le aziende possono sfruttare le Google Apps per offrire ai propri dipendenti gli strumenti di comunicazione e collaborazione di prossima generazione di cui hanno bisogno per gestire la comunicazione elettronica, condividere e pubblicare informazioni e rimanere in contatto ovunque si trovino.

Le scuole possono condividere informazioni e idee in modo semplice attraverso le Google Apps Education, che offrono servizi di comunicazione, collaborazione e pubblicazione, inclusi account di posta elettronica con il dominio dell'istituto scolastico, personalizzazioni degli strumenti, gestione del pannello di controllo e possibilità di integrazione dei servizi nei propri sistemi tramite le Google API.

Le organizzazioni possono, invece, utilizzare le Google Apps per comunicare e collaborare online gratuitamente, consentendo ai membri del proprio gruppo di tenersi in contatto e di costruire la propria identità grazie agli account di Gmail con funzione di messaggistica immediata e di calendario, alla possibilità di personalizzazione del proprio dominio, alla creazione di blog e siti personali, ecc.

Vediamone le principali:
  • Gmail: Servizio di posta elettronica con 7 GB di spazio di archiviazione per account, strumenti per la ricerca nei messaggi e funzione chat integrata;
  • Google Talk: permette di inviare messaggi istantanei e di effettuare chiamate gratuitamente in tutto il mondo;
  • Google Calendar: permette di coordinare le riunioni e altri eventi mediante calendari condivisibili;
  • Google Documenti: permette di creare, condividere documenti in tempo reale;
  • Google Sites: permette di creare siti web con estrema semplicità;
  • API di estendibilità: permettono di integrare i servizi di comunicazione e collaborazione di Google nella propria infrastruttura informatica;
  • Blogger: permette di creare un blog e di condividerne la gestione con diversi utenti;
  • Traduttore: traduce pagine Web in altre lingue;
  • Google Maps: permette di trovare indirizzi o attività commerciali;
  • Earth: un'interfaccia 3d sul pianeta;
  • Google Mobile: permette di sfruttare i servizi di Google anche sul cellulare;
  • Google AdWords: permette ad una azienda di pubblicare un proprio annuncio;
  • Google AdSense: permette di guadagnare pubblicando annunci pertinenti sul proprio sito web;
  • Business Center di Google Maps: permette alle aziende di crearsi una propria scheda che descrive la loro attività commerciale e di visualizzarla su Google Maps;
  • Analytics: fornisce le statistiche di traffico di un sito web;
  • Centro WebMaster: è un centro che fornisce informazioni riguardanti l'indicizzazione, il traffico e la gestione del proprio sito web.
I servizi offerti da Google non sono solo quelli qui elencati, ma ce ne sono moltissimi altri altrettanto utili e in continua evoluzione.
Per quanto riguarda la community (Free Wiki University) che si pensa possa nascere a breve presso l' Università Statale di Milano sarebbe sufficiente usufruire dei principali servizi offerti da Google, ossia:
  • Gmail: tutto il personale scolastico dovrebbe avere un account gmail, magari scegliendo un dominio per il proprio istituto;
  • Google Documenti: utile per condividere il materiale didattico direttamente online;
  • Google Talk: permette la comunicazione in tempo reale tra gli studenti e/o tra questi e i professori;
  • Google Calendar: per gestire le date di esami, lezioni, appuntamenti ecc.
  • Blogger e Sites: utili per mettere a disposizione dell'intero mondo web le informazioni che gli studenti o i professori desiderano condividere, in modo tale da fornire materiale di studio anche a chi non frequenta.
Marco Ruberto

Corso IACS: Lezione 6 - (23/04/09)

La sesta lezione di Informatica Applicata alla Comunicazione Scritta si è svolta in aula 309 dalle ore 9,30 alle ore 17,30.
Lo scopo della lezione era quello di imparare Javascript attraverso il sito eloquentjavascript o tramite una qualsiasi altra guida su questo linguaggio.
Il prof. si è inoltre soffermato su alcuni concetti: variabili, array e funzioni.
Il prof. Degli Antoni, invece, ha sottolineato l'importanza delle Google Apps, che dovranno, quindi, essere analizzate, capite e utilizzate per un possibile scopo didattico, e ha informato gli studenti che riceveranno presto del materiale da parte dei dirigenti.

sabato 4 aprile 2009

Agenti Cognitivi di un articolo di giornale

L'articolo di giornale è stato prelevato dal sito del Corriere della Sera, nella sezione 'Esteri'. Questo il link: Apre online la «Banca della Felicità».

Agenti Cognitivi:

CHI: L'estonia, o meglio, un gruppo di estoni che sono membri di un nuovo social-network.

DOVE: In Estonia, uno dei paesi più infelici d'Europa.

COSA: Apre online la Banca della Felicità, un nuovo sistema di valori che, sotto forma di social-network, promuove l'altruismo puro.

QUANDO: La Banca aprirà a maggio, ma non è necessario fornire questa precisa indicazione temporale, sarebbe meglio descrivere, invece, il contesto più generale in cui si inserisce la nascita di questo nuovo sistema: un periodo di crisi per l'intera economia mondiale che, proprio nel 2009, ha raggiunto il suo picco massimo.

COME: Per diventare clienti della Banca della Felicità, bisogna registrarsi online, indicando che cosa puoi fare per gli altri (la spesa, portare a passeggio il cane..) e che cosa vorresti che gli altri facessero per te (accorciarti i pantaloni, ripulirti la casa..). In questo modo si effettuano delle transazioni senza scambio di denaro.

QUANTO: In questo caso si possono considerare diversi aspetti: quante risorse verranno utilizzate per costruire e utilizzare la Banca della Felicità; quante persone si potranno coinvolgere; quanto sarà efficace tale sistema ai fini di trovare una soluzione alla crisi economica.

PERCH
É: Lo scopo è quello di trovare una soluzione alla crisi che sta colpendo tutto il mondo e, più nello specifico, i paesi più poveri, come appunto l'Estonia, la cui economia è stata considerata clinicamente morta. In conclusione per combattere l'infelicità sociale e migliorare la vita bisognerà puntare meno sul denaro e più sulla generosità e l'altruismo.

Proviamo ora a marcare il testo tramite tag cognitivi. Viene utilizzata la notazione (TAG)(/TAG).

Apre online la Banca della Felicità

(DOVE)Nel paese più infelice d' Europa(/DOVE), (COSA)apre la Banca della Felicità(/COSA). (CHI)L'Estonia era in fondo ad una classifica di 30 Paesi europei in un sondaggio sulla felicità del 2007 (sulla base di indicatori come paura della criminalità, aspettative di vita, impatto ambientale).(/CHI) (QUANDO)Nell'ultimo anno, con la recessione, le cose non sono migliorate: il tasso di disoccupazione, ad esempio, è passato dal 4% al 7%.(/QUANDO) (CHI)Ma un gruppo di estoni sta lavorando alla soluzione(/CHI): (PERCHÉ)puntare meno sul denaro e più sulla generosità per unire i 1,3 milioni di abitanti del piccolo Stato baltico(/PERCHÉ). (QUANDO)Aprirà a maggio in Estonia la Banca della Felicità.(/QUANDO) (COME)Per diventare clienti, bisogna registrarsi online, indicando che cosa puoi fare per gli altri (esempi: la spesa, portare a passeggio il cane) e che cosa vorresti che gli altri facessero per te (accorciarti i pantaloni, ripulirti la casa...).(/COME)

Fonte: Corriere della Sera, 10 aprile 2009

Marco Ruberto

Wikipedia descrive XML e Cloud Computing

XML = (eXtensible Markup Language) è un metalinguaggio di markup, ovvero un linguaggio marcatore che definisce un meccanismo sintattico che consente di estendere o controllare il significato di altri linguaggi marcatori, in quanto permette di creare tag personalizzati. Rispetto all'HTML, l'XML ha uno scopo ben diverso: mentre il primo definisce una grammatica per la descrizione e la formattazione di pagine web e, più in generale, di ipertesti, il secondo è un metalinguaggio utilizzato per creare nuovi linguaggi, atti a descrivere documenti strutturati. Mentre l'HTML ha un insieme ben definito e ristretto di tag, con l'XML è invece possibile definirne di propri a seconda delle esigenze.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/XML

Cloud Computing = un insieme di tecnologie informatiche che permettono l'utilizzo di risorse (storage, CPU) distribuite. La caratteristica principale di tale approccio è di rendere disponibili all'utilizzatore tali risorse come se fossero implementate da sistemi (server o periferiche personali) "standard". L'implementazione effettiva delle risorse non è definita in modo dettagliato; anzi l'idea è proprio che l'implementazione sia un insieme eterogeneo e distribuito – the cloud, in inglese nuvola – di risorse le cui caratteristiche non sono note all'utilizzatore.
Il paradigma del cloud computing prevede tre attori distinti:
  • Fornitore di servizi – Offre servizi (server virtuali, storage, applicazioni complete) generalmente secondo un modello "pay-per-use"
  • Cliente amministratore – Sceglie e configura i servizi offerti dal fornitore, generalmente offrendo un valore aggiunto come ad esempio applicazioni software
  • Cliente finale – Utilizza i servizi opportunamente configurati dal cliente amministratore

Il fornitore di servizi espone delle interfacce per elencare e gestire i propri servizi. Il cliente amministratore utilizza tali interfacce per selezionare il servizio richiesto (ad esempio un server virtuale completo oppure solo storage) e per amministrarlo (configurazione, attivazione, disattivazione). Il cliente finale utilizza il servizio configurato dal cliente amministratore, le caratteristiche fisiche dell'implementazione (server reale, localizzazione del data center) sono irrilevanti.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Cloud_computing


Nota. 16/05/09



Marco Ruberto

Analisi con gli agenti cognitivi

LEZIONE
chi: Il professore o gli studenti;
cosa: l'argomento descritto durante la lezione;
quando: la data fissata sul calendario scolastico e concordata in precedenza;
dove: il luogo, la via, l'edificio, l'aula in cui si svolge la lezione;
come: il metodo con cui viene spiegato, dal professore, e appreso, dagli studenti, l'argomento della lezione;
quanto: la durata della lezione oppure la quantità delle informazioni;
perchè: per imparare cose nuove, per condividere le proprie conoscenze o per dovere professionale.


ESAME
chi: il professore o lo studente che deve sostenere la prova;
cosa: la prova, il test, ossia la verifica dell'acquisizione delle conoscenze;
quando: una data prestabilita in cui sia il prof. sia lo studente sono disponibili;
dove: un'aula o una sede didattica;
come: la modalità del test(scritto, orale...);
quanto: la durata necessaria per terminare la prova oppure il livello di difficoltà;
perchè: per verificare se lo studente ha acquisito le giuste conoscenze o, per lo studente, proseguire con il suo percorso di studi.

APPUNTAMENTO
chi: delle persone che vogliono incontrarsi;
cosa: l'incontro che può essere per lavoro, scuola, divertimento...;
quando: una data prestabilita;
dove: il luogo in cui ci si incontra;
come: dipende dalla tipologia dell'appuntamento e si riferisce alla modalità con cui viene sostenuto;
quanto: la durata necessaria;
perchè: per motivi di lavoro, di scuola o semplicemente per stare insieme ad altre persone.

CORTEGGIAMENTO
chi: una persona che ne corteggia un'altra;
cosa: la conquista dell'attenzione e dell'affetto di un'altra persona;
quando: quando si ha la necessità di rispondere alle proprie richieste emotive;
dove: il luogo in cui avviene il corteggiamento;
come: attraverso gesti, sguardi, parole...;
quanto: quanto può piacere una persona, quanto si ritiene importante....;
perchè: per dare un senso ai sentimenti.

Marco Ruberto

giovedì 2 aprile 2009

Corso IACS: Lezione 5 - (02/04/09)

Nella quinta lezione di IACS, il prof. Degli Antoni ha ribadito il fatto che tutti gli studenti devono studiare Javascript, utilizzando il sito http://eloquentjavascript.net, in modo tale da raggiungere una solida e più facile comprensione degli argomenti che verranno affrontati nelle lezioni successive.
Successivamente ha descritto quale potrebbe essere il nostro futuro, dicendo che il lavoro cambierà, non esisteranno molti lavori fissi e saranno molto frequenti le collaborazioni, in cui ognuno lavorerà individualmente producendo qualcosa di significativo e utile per un determinato progetto. Sarà quindi necessario avere una certa cultura, saper comunicare, analizzare e collaborare, muovendosi all'interno delle cosiddette 'nuvole di computer'.
Si è poi passati ad analizzare i loghi creati per la Free Wiki University, ma non è stato ancora scelto il migliore.
Degli Antoni ha anche annunciato che ci saranno due seminari interessanti a cui partecipare:
  • uno su un linguaggio di programmazione ad alto livello relativo alla grafica e al web;
  • uno su Google Apps.
Le Google Apps girano su 'engine', un motore virtuale programmato usando Python e, proprio per questo, ogni studente dovrà scegliersi il libro migliore per poter imparare questo linguaggio di programmazione.

Come è stato detto bisogna saper:
  • analizzare;
  • rappresentare;
  • avere un'esperienza;
  • comunicare.
Per questo è stato fatto uno schema grafico che descrive meglio tutti questi processi.

Una persona che analizza la realtà si fa un idea mentale di quest'ultima, grazie all'esperienza, che rappresenta la continuità nell'osservazione del mondo. La realtà idealizzata, che è ovviamente soggettiva, viene stampata, realizzando il processo di reificazione, cioè di costruzione della realtà. Quando un'altra persona legge la stampa reificata, si fa anch'essa una nuova e diversa idea della realtà, compiendo una virtualizzazione e completando il processo comunicativo. La trasmissione dei dati, che avviene invece tra i computer, non può essere vista, quindi, come un'attività di comunicazione, ma può comunque portare alla creazione di una realtà virtuale, sempre meno imperfetta visto la continua evoluzione della tacnologia.
Per analizzare la realtà, non basta solo l'osservazione, ma è necessaria anche la riflessione, che permette una ri-programmazione della mente. Nel progettare si dovranno, perciò, analizzare non le cose, ma i concetti, le idee e per farlo occorrono degli strumenti (tools), che sono delle astrazioni 'pure' definite come 'agenti cognitivi'. Questi fanno riferimento, ad esempio, all'atto di indicazione, ossia un atto mentale molto importante, che col passare del tempo ci ha portati alla costruzione di oggetti come il mouse o il touch pad.
Gli agenti cognitivi sono:
  • cosa;
  • come;
  • dove;
  • chi;
  • quanto;
  • quando;
  • perchè.
Il 'quando' è da considerarsi come una realizzazione virtuale e non come semplice indicazione temporale, visto che il tempo è relativo al processo in cui si sta verificando. Il 'perchè' è uno strumento importante, ma pericoloso ed è meglio evitarlo. Esso è legato al senso delle cose, alla storia e non bisogna farne un uso inappropriato, visto che chiedere il perchè ad una persona è come entrare nella sua testa e invadere la sua privacy. L'uomo, nel farsi delle idee, deve utilizzare, invece, dei modelli che vanno a sostituire il vuoto provocato dalla mancanza di una risposta al pericoloso perchè. Uno degli obbiettivi è quello di demolire la conoscenza banale.
Ecco quindi che Degli Antoni arriva alla sintesi dei compiti da svolgere:
  • prendere un articolo di giornale e individuare gli agenti cognitivi;
  • cercare la definizione di XML su Wikipedia;
  • analizzare con gli agenti cognitivi i seguenti termini:lezione,esame,appuntamento,corteggiamento;
  • cercare su Wikipedia il concetto astratto del termine 'Nuvola' nel campo dell'informatica.
Per quanto riguarda la ricerca degli agenti cognitivi all'interno di un testo, si può considerare il seguente esempio:
Si può vedere che le informazioni sono state marcate, tramite delle etichette (tag), in modo simile a quello che accade in XML, permettendo una facile rappresentazione della realtà e compiendo un processo di astrazione. I tag sono arbitrari e possono essere iterabili, cioè si possono usare in modo ripetitivo, e innestabili, cioè ognuno di essi può contenere a sua volta altri elementi.
Da qui il prof. Sadegh, continuando lo stesso discorso, ha introdotto in modo specifico XML.
Questo metalinguaggio è costituito da componenti denominati 'elementi', ossia blocchi elementari di documenti, che assumono una precisa struttura gerarchica. Deve essere sempre presente, e deve essere unico, l'elemento 'radice', o root element, il quale contiene al suo interno gli altri elementi. Ogni elemento deve essere, quindi, completamente incluso da un altro elemento.

Ogni elemento deve rispettare una precisa grammatica:
- deve essere presente uno start-tag e un end-tag e per gli elementi vuoti, esiste una sintassi abbreviata < />;
- il nome del tag è case-sensitive;
- il nome può iniziare con una lettera, un underscore o con i ':' e può contenere lettere, numeri e alcuni caratteri di punteggiatura.
Un elemento può contenere quindi: altri elementi (sub-elements), del testo (data-content) o del contenuto misto (mixed content), ossia degli elementi e anche del testo. A differenza dell'HTML, l'XML non pone limiti alla creazione di nuovi tag.
Gli elementi possono inoltre avere delle ulteriori informazioni, chiamate attributi, che ne descrivono le proprietà. Gli attributi si possono paragonare a degli aggettivi e sono costituiti da un nome e da un valore; essi devono essere distinti, univoci, e vanno inseriti all'interno dello start-tag.
Quando bisogna utilizzare gli elementi e quando, invece, gli attributi? Gli elementi sono utilizzati quando l'informazione è strutturata e quindi sono indispensabili per il significato dei documenti, mentre gli attributi non sono rilevanti da questo punto di vista e vengono utilizzati per descrivere delle proprietà. Per esempio se definisco un libro, considero come elementi i capitoli, le sezioni, i paragrafi e non il colore, le dimensioni, che sono irrilevanti dal punto di vista semantico e vanno quindi collocati tra gli attributi.

mercoledì 1 aprile 2009

Gmail per qualsiasi realtà.

La posta elettronica, così come altre applicazioni, sono servizi di Internet che stanno compiendo una profonda ristrutturazione sociale, che provoca un cambiamento nel modo di comunicare tra le persone, rendendolo sempre più facile e immediato. Gmail è l'esempio di una potentissima webmail che offre molti servizi innovativi, dimostrandosi di essere in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di utente.Infatti Gmail si inserisce in un contesto generale, perché ha funzioni di condivisione, gestione, pubblicazione ecc., che sono utili a tante e diverse persone, come ad esempio le imprese o le associazioni che si riuniscono in gruppi. Le aziende, le scuole e le organizzazioni possono quindi accedere a strumenti di comunicazione che aumentano la produttività, la collaborazione e la sicurezza, sfruttando il servizio "Google Apps", risparmiando tempo e denaro, senza la necessità di installare nuovi software o hardware; inoltre si ha la possibilità di accesso ai dati da qualsiasi dispositivo mobile, il tutto con estrema semplicità. Tutto questo potenzia enormemente la comunicazione e contribuisce ad uno sviluppo della società ed a un miglioramento della qualità di vita. Gmail è utilizzabile anche in un contesto personale, visto che ogni organizzazione è unica e Google deve potersi integrare con differenti tipologie di ambienti e processi. Ad esempio il fatto di poter trarre vantaggio dall'ampio set di API (Application Programming Interface), che Google rende disponibili, per creare soluzioni adatte ad ogni utente; oppure la possibilità di personalizzazione del servizio, che va dalla scelta del nome di dominio, alla scelta del tema e dei colori dell'interfaccia principale. Non si possono dimenticare poi tutte quelle funzionalità che riguardano la pubblicazione di foto, video, documenti, impegni ecc., che hanno un carattere più strettamente personale, visto che l'utente può decidere con chi condividerle. In conclusione, un utente ha infinite possibilità, che col tempo tendono ad aumentare ed a perfezionarsi, mettendo in luce la dinamicità delle potenzialità di Internet.

Marco Ruberto